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P.S.Giorgio: Ritrovarsi dopo 50 anni sul "Monte Cacciù"

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di Keti Iualè
redazione@viverefermo.it


Può succedere che le strade della vita ti allontanino dal tuo paese natio, dalle avventure, dai giochi, dalle amicizie nate per caso e mai più dimenticate.

Una serata per ritrovarsi dopo cinquant'anni a ricordare i vecchi tempi. È questo lo scopo della cena che ha visto sedersi allo stesso tavolo dopo moltissimo tempo gli amici d'infanzia del "Monte Cacciù" (forma dialettale del Monte della Cacciona).
Bambini diventati uomini, cresciuti in questo luogo, dal quale si può scorgere uno splendido panorama a 360°, cui si arriva percorrendo la strada che si trova alle spalle di Villa Bonaparte. Alcuni di loro vivono ancora lì mentre altri si sono trasferiti ma le radici rimangono perché le hanno preservate nel cuore.
Un plauso va a Silvana Montani che ha avuto l'idea della rimpatriata resa possibile grazie all'appoggio dei residenti cosicché Monte Cacciù si è animato qualche sera fa per accogliere famiglie intere per gustare una cena all’aperto, tra chiacchiere e risate in compagnia.
All'appuntamento erano presenti: Franco Montani; Ruggeri (Trecciarò); Mazzaferro; Montani (Pelliccittu); Marilungo (Cicchinè); Levantesi (Bianchì); Properzi (Valè); Ciarrocchi.
È stata una piacevole serata all’insegna del divertimento, un susseguirsi di aneddoti e ricordi, un amarcord dove cibo e musica hanno fatto da padroni.