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Vivere le Storie: Lando Siliquini

6' di lettura 27/05/2018 - Una persona di grande cultura nonchè professionista amante della sua terra come non mai, che abbiamo avuto l'opportunità di conoscere meglio, per i pochi che già non lo conoscessero.

Da ragazzino ha vissuto a Roma ma è nato a Montefortino. L'infanzia l'ha passata nella capitale, fino ai 7 anni e la sue fede calcistica per questo, è romanista.
Tornato nelle Marche frequenta il liceo classico a Fermo, con la formazione che è segnata dai gravi lutti di entrambi i genitori, scomparsi in poco tempo l'una dall'altra. Lando continua gli studi e segue il percorso medico frequentando con eccellente bravura l'università di Perugia, dove si laurea. Poi ad Ancona si specializza in medicina preventiva ed è ufficialmente medico di base. Avrebbe in questo periodo occasioni per restare fuori dai suoi luoghi natii visti i tanti concorsi vinti in varie località ma decide di tornare a “casa” visto il forte legame con il territorio e il tessuto sociale e culturale dei Sibillini.
“Sono un medico e sono stato un amministratore di questo territorio bellissimo”, mi dice.
Eh si perché nella sua vita non è mancato di sicuro l'impegno politico, prima come assessore/vicesindaco, poi come Sindaco della sua Montefortino. E' stato però anche consigliere provinciale ad Ascoli Piceno e Assessore dell'Ente parco, oltre che Presidente dell'Ato delle acque.
Come mai allora la scelta di diventare medico e non magari, politico a tempo pieno?
“La mia scelta è stata decisa e fin da piccolo poi. Il Classico mi ha dato una certa formazione umanistica, ma allora dovevi comunque frequentarlo per poter poi aspirare a professioni come quelle mediche all'università, non era come oggi. Poi sicuramente molto hanno influito le condizioni generali di salute dei miei genitori, una situazione difficile e provante.”

Decenni fa poi la figura del medico di famiglia era molto diversa da oggi, infatti prima questi era un punto di riferimento nei piccoli centri e fungeva da consigliere oltre che professionista. Anche questa ha affascinato Lando.
“Vice sindaco a 27 anni, da 35 son dentro la politica anche se nel 2014 ho detto stop. Tre mandati da sindaco, carica cercata e voluta per ridare al territorio un aiuto che avevo ricevuto quando in giovane età, la mia situazione familiare era quella descritta sopra, con una madre inferma e un padre rimasto ad assisterla fino alla sua prematura scomparsa. Mi sentivo in debito con i Sibillini. “
E' medico di base dal 1981, prima aveva fatto esperienza come guardia medica. Si è poi preso la competenza in medicina del lavoro e in igiene preventivo, per potersi sempre aggiornare e non restare fermo.
“Mi chiedo sempre ancora oggi, analizzando i passaggi della mia vita, per capire se la mia presenza qui sia solo un passaggio leggere e insignificante o se invece stia portando qualcosa.
Col mio impegno onestamente, mi sento di dire che qualcosa ho cambiato.”
Infatti Lando s'interessa anche di altro come abbiamo detto, di cultura ed è anche un'ottimo scrittore. Diviene conosciuto soprattutto con volumi sul dialetto fermano-maceratese, antropologici sulla Sibilla e soprattutto ultimamente, sulla dieta mediterranea. Se ne interessa già ai tempi dell'università in terra umbra, quando venne a sapere che a Montegiorgio vi erano studi sull'alimentazione mediterranea e nel fermano stesso, nel contesto dello studio delle 7 nazioni.

I suoi interessi verso l'antropologia del territorio, la professione, lo hanno portato ad abbinare bene diversi interessi ponendo l'accento sul territorio dell'entroterra e sui suoi tesori legati a una forte tradizione. Questi studi sono stati d'aiuto sia per la sanità pubblica che per dare un incentivo al turismo locale e all'economia. Dalle sue pubblicazioni sulla dieta mediterranea, è nato il lab. Piceno,per valorizzare e tutelare questa eccellenza. Un lavoro che ha portato al varo, proprio in questi giorni, della legge regionale per la tutela e valorizzazione della Dieta Mediterranea.
“ I sibillini potrebbero a pieno diritto avere due brand su cui giocarsi molte partite: la dieta mediterranea e la sibilla. Mica male no?”, dice sorridendo.
Questo suo impegno in prima persona è stato anche fortemente ricercato nel ruolo di primo cittadino, dove in quindici anni al governo ha realizzato varie opere e creato posti di lavoro. Soprattutto ha cercato di mettere in evidenza i tesori artistici e ambientali del territorio.
Nel 1995 ha rinunciato a candidarsi in prima persona ma è rimasto dietro una lista formata da giovani che lui stesso stava formando e spingendo a emergere, cosa che oggi manca.
“Vedo un vuoto sia da parte dei giovani che non sono intraprendenti e invece molto volitivi e disinteressati e dall'altra parte, una chiusura di chi amministra verso le nuove leve che invece sono una forte risorsa. Io ho cercato di dare loro spazio, tant'è che l'ultima tornata elettorale di qualche anno fa, era composta nel mio gruppo da giovanissimi con me come garante di esperienza. Mi ricordo che negli anni ottanta quando ero assessore mi ribellai alla mia stessa lista perché non ero d'accordo con certe scelte e mi dimisi. Oggi i ragazzi che si mettono in gioco, hanno però il coraggio di far sentire la propria voce o si appiattiscono sulle decisioni dei “vecchi”?
E negli ultimi anni com'è cambiato il territorio?
“Una grossa mano in negativo l'ha data il terremoto. Io ci ho convissuto da sempre ma quello del terribile agosto 2016 è andato oltre ogni immaginazione. Si rischia ora che il tessuto sociale crolli e questo nonostante i tanti soldi che arrivano, di un nuovo spopolamento peggiore di quello degli anni '60. Bisogna che si punti sulla mediaticità positiva e sulle bellezze che possediamo da valorizzare. Approfittare degli strumenti che ci vengono dati, pochi o tanti e iniziare a correre sulle nostre gambe. Correre non camminare!”.
La dieta mediterranea è un contenitore che può aiutare concentrando arte, cultura, salute, tradizione e ambiente. E da poco c'è una legge regionale che l'istituisce e ne riconosce la valenza.
E progetti futuri in campo letterario?
“Il mio programma è pubblicare una Trilogia Picena, aggiornando le opere sulla dieta, sul dialetto e sulla mitologia. Opere che diano spunti alla comunità e sollecitino la creatività e l'intraprendenza dei giovani. “

Dottore, scrittore, filosofo, storico, i nostri meritati complimenti all'uomo.


di Marco Squarcia
redazione@viverefermo.it





Questo è un articolo pubblicato il 27-05-2018 alle 13:01 sul giornale del 28 maggio 2018 - 2937 letture

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