Ospedale di Amandola, Romina Pergolesi: "Livini si maschera da portavoce di Ceriscioli, ma senza chiarire le nostre perplessità"

2' di lettura 10/05/2018 - La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle replica al direttore dell'Area Vasta 4 in merito al futuro del Vittorio Emanuele II, la cui struttura è stata fortemente lesionata dal sisma

Martedì prossimo, 15 maggio, l’Assemblea Regionale discuterà la mia interrogazione riguardante la struttura ospedaliera di Amandola, il Vittorio Emanuele II.
La mia interrogazione è rivolta al presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, il quale ha assunto su di sé anche la delega alla Sanità. Stupisce pertanto la sortita sulla stampa del direttore dell’Area Vasta 4, Lucio Livini, che non ci risulta essere il portavoce di Ceriscioli e nemmeno un suo interprete.
Nonostante ciò, saltano all'occhio diverse incongruenze nelle sue “delucidazioni”: i servizi da lui elencati sono insufficienti, l’offerta non copre la domanda e gli ambulatori (dentista, cardiologia, ortopedia, diabetologia, talassoterapia, terapia del dolore, etc) sono attivi quasi tutti un solo giorno a settimana. Anche la Tac: un solo giorno a settimana. Radiologia dalle 8 alle 13.
Insomma, se ci si frattura il femore di pomeriggio che si fa? Livini non annuncia nemmeno i tempi per il ripristino di Medicina. E Chirurgia? Non pervenuta. Ma altri interrogativi sorgono dopo la sua presa di posizione: perché sono stati spesi soldi per la RSA provvisoria, sistemandola in un edificio inadatto? Perché non risistemarla negli spazi in cui aveva sede, invece di destinarli ad altri reparti a tutt’oggi non meglio definiti? Fino a quando Dialisi, Pronto Intervento e Pronto Soccorso rimarranno in affitto nei container?
Si ricorda al dott. Livini che non è neanche mai stato garantito un Pronto Soccorso di Primo Livello, che, da solo, nell'immediato post terremoto, avrebbe potuto coprire le emergenze-urgenze, evitando così di andare ad ingolfare gli altri ospedali provinciali di rete. Il Pronto Soccorso di Primo Livello, provvisto di rianimazione, è previsto, in queste zone montane, dal decreto ministeriale " Balduzzi", data la distanza di più di un'ora da un ospedale di rete.
Preoccupa perciò che, a detta dello stesso Livini, non sia prevista l'esistenza di un Pronto Soccorso di Primo Livello nemmeno nel nuovo Ospedale, che sarà in funzione forse nel 2022.
Dieci sindaci si sono pronunciati per la rimessa in funzione integrale del Vittorio Emanuele II. Pertanto quando verrà ristrutturato? Si tiene conto della volontà di chi il territorio lo conosce bene oppure ci si passa sopra, decidendo tutto ad Ancona? Sono passati quasi due anni, si è perso tempo e si sono noleggiate costose strutture senza che nulla sia chiaro e definito. Finora abbiamo dovuto accontentarci delle promesse lette sui giornali.
Pretendiamo quindi un progetto, dei tempi certi e i relativi provvedimenti di carattere economico per il ripristino dell’intero ospedale e dei suoi servizi.


da Romina Pergolesi
Consigliere Regionale M5S





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-05-2018 alle 15:13 sul giornale del 11 maggio 2018 - 2310 letture

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