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Vivere Le Storie: Elena Ciarrocchi la ricamatrice dalle mani d'oro

6' di lettura 10/01/2018 - Vivere le Storie ci porta ad incontrare un'altra giovane eccellenza fermana, sangiorgese per la precisione. Sapevate che c'è una ragazza bravissima a lavorare con i fili?





Elena Ciarrocchi ci apre le porte del suo studio sotto la propria abitazione e ci racconta la sua originale storia.
Diplomata allo scientifico, poi all'accademia delle Bella arti di Bologna, ha da sempre avuto la passione del ricamo.
A Bologna ha proseguito la formazione in un corso di costume per lo spettacolo, ma la sua passione vera era già scritta dentro di lei.
A diciassette anni quasi diciottenne proprio nel periodo degli esami di maturità, si mise a cucire una borsa tutta per lei. Era un segno, oltre che uno scarico della tensione accumulata.
Fin dalle medie in realtà, aveva già scelto che quel tipo di attività le piacesse molto, grazie ad una brillante manualitá che le faceva muovere le dita come le pareva. Un'artista.
Da laureata ha iniziato a fare corsi in varie parti d'Italia per specializzarsi e coltivare questa passione. Già passione, non lavoro; tutto è arrivato per caso e successivamente. Fino a quel momento, contro parere dei familiari e qualche amico, seguiva l'istinto.
E' stata a Roma dove ha frequentato ricamo in oro con docenti inglesi, terra quella anglosassone piena di vita da questo punto di vista, poi ancora specializzaioni in ricamo su tulle a Panicale o di tombolo a Grottammare.
“C'eravamo io e alcune signore non molto giovani!”, scherza lei.
Un bel giorno però proprio l'insegnante di uno di questi corsi, le propone di andare con lei ad una fiera della creatività a cui era stata invitata. Elena accetta si fa quest'esperienza, portando con sé i suoi umili lavori che una piccola ditta le commissionava.
Qui ha conosciuto un ragazzo che l'ha notata e parlando le ha spiegato che lui organizzava koinèxpo Vicenza”, fiera degli arredi e degli oggetti liturgici e le ha consigliato di iniziare a pensare di occuparsi di paramenti sacri.
L'ha messa in contatto con una ditta di Treviso famosa nel settore, ma lei non si sentiva pronta a collaborare con loro;una scelta umile, dato che da sola non poteva realizzare i pezzi completi che le avrebbero richiesto.
Ha però iniziato delle collaborazioni con altre due ditte più piccole, una di Brescia e l'altra di San Giovanni Rotondo, sempre nell'ambito dei paramenti sacri.
Piccoli lavori per darle fiducia e testarne la bravura, che è stata ripagata visto i grandi sforzi che consta lavorare certi ricami e la grande esperienza che serve. Addirittura con la ditta bresciana si è instaurato un rapporto molto aperto: è andata in Lombardia per lavorare con una signora ed imparare il riporto da ricamo di paramenti antichi(tonache antiche del '700 in oro).
“Si lavora su pezzi originali e li si modifica”,aggiunge.
Mi viene una curiosità e le chiedo se sa di essere l'unica nella regione a fare questo tipo di lavoro?
Mi risponde che non lo sa, ma se non è l'unica, poco ci manca.
E risiede di fronte al mare di Porto San Giorgio, nelle nostre terre.
Perchè le chiedo, potresti esser l'unica?
“Perchè da noi c'è più tradizione per il ricamo in bianco: tende, lenzuola ecc. Eppure essendo state terre della Chiesa per secoli, è strano. Forse è ora di aprire una sartoria di ricamo in oro...”, scherza, ma forse mica tanto.
Il suo luogo di lavoro è il garage di casa, adibito a piccola bottega artigianale, anche se sta attentendo di trasferirsi in una casa in centro storico.
Lì potrò allestire una stanza più grande e comoda, in attesa magari di aprire qualcosa di mio, chissà.”
Una passione che Elena ha coltivato facendo anche esperienza nel settore moda con una ditta di Porto Sant'Elpidio, prima di aprire la partita Iva e diventare libera professionista. Il coraggio dei giovani di oggi che spesso sembra mancare e che invece emerge sempre di più.
Ha anche chi le commissiona lavori da privato, ma per ora sono pochi, anche perchè deve occuparsi dei lavori più grandi che le vengono commissionati.
“Il 2016 è stato un anno magro, ma il 2017 è stato molto soddisfacente e le previsioni sono ottime anche per questo 2018”, dice.
Poi una piccola curiosità:
“Tempo fa un ragazzo mi contatta su fb e mi chiede se potevo fargli un lavoro in oro che gli serviva per un'occasione speciale; glielo eseguo e rimane soddisfattissimo. Mi ha contattato perchè non ha trovato nessuno nella sua zona che lo potesse fare. Sapete di dov'era questo ragazzo? Veneto.”
Ecco, capite il valore di ciò che fa?
E il futuro?
“Il futuro è pieno di sorprese e nonostante per molti e anche me all'inizio, questa strada sembrava non poter essere un lavoro, ora lo è. Ma non posso restare ferma con le ditte con cui lavoro, devo ampliare il raggio e lo so. Inventarmi magari un marchio mio, creare accessori particolari , magari ricamati per spose o fiori in seta con tecnica giapponese. Poi dovrò crearmi una rete marketing che mi dia visibilità, un bel sito per esempio. Tutto progettato e ben pensato però. Per ora mi limito algli account di facebook e instagram.“
Si perchè per ora Elena non ha ancora messo in piedi una vera e propria rete di social per farsi conoscere, ma tutto verrà fatto a suo tempo. E intanto ha iniziato anche un corso di pesca subacquea, così per distrarsi.
E i suoi lavori come vengono valorizzati e mostrati direte voi?
“Non coi mercatini, non mi piacciono molto. Preferisco le mostre, come quella a cui parteciperò a Febbraio nella Palazzina Azzurra a San Benedetto del Tronto, dove esporrò quadri ricamati che sono a tema “mare”, vista la mia passione per il blu e il suo mondo nascosto dall'acqua.”

Che dire di più, continua così Elena la ricamatrice dalle mani d'oro.


Per saperne di più: https://www.facebook.com/ElenaCiarrocchiRicami/


di Marco Squarcia
redazione@viverefermo.it







Questo è un articolo pubblicato il 10-01-2018 alle 14:42 sul giornale del 11 gennaio 2018 - 4461 letture

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