Monte San Pietrangeli: Michele Massa tra gli interpreti del film "Tiro libero"

3' di lettura 13/10/2017 - ". . . Un'esperienza che mi ha consentito di spiegare a molti che anche una disabilità consente di fare tante cose. . ."

A Michele Massa, uno dei bambini tra gli interpreti del film "Tiro libero" uscito il 25 settembre ed ancora nelle sale, abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza cinematografica.
Ciao Michele, cosa ha significato partecipare a questo film intenso e drammatico?
“Fare il film è stata una grandissima vittoria; mi ha permesso di far capire a molti ragazzi in carrozzina che noi non siamo diversi nonostante le nostre disabilità. Possiamo avere una famiglia, un lavoro, possiamo praticare uno sport e possiamo anche fare improvvisarci attori in un film”.
E' stato difficile stare sul set?
"Le riprese iniziavano molto presto, alle 6 del mattino e si protraevano fino al tardo pomeriggio. Spesso dovevavmo ripetere le scene diverse volte; è capitato anche di annoiarsi però è stato molto bello esserci seppur con tante difficoltà."
Come sei arrivato al set di Tiro libero e come hai conosciuto Simone Riccioni?
"I miei genitori hanno letto sul giornale che sarebbe stato girato nelle Marche un film che trattava il tema del basket in carrozzina; così hanno preso i contatti con la produzione e proposto la nostra squadra (gli Amicuccioli di Giulianova); l'idea è piaciuta sia a Simone che al regista Alessandro Valori e da lì il passo per arrivare al set è stato breve.
A Simone Riccioni che ci aveva già stupito non più di un anno fa in "Come saltano i pesci" abbiamo rivolto le domande che poi si ripetono durante i tanti incontri con gli studenti che lo stesso attore e gli altri ragazzi protagonisti del film "Tiro libero"stanno facendo in questi giorni.
Come nasce l'idea di "Tiro libero"?
Scaturisce dalla mia passione per il Basket che reputo lo sport più bello del mondo visto che sono un ex giocatore e da una grave malattia di un mio caro amico. Il protagonista, classico figlio di papà, si trova a dover fare i conti con una grave malattia che unitamente all'amicizia che nasce con i ragazzi che giocano a basket in carrozzina, sarà la molla del suo cambiamento. Nel film ho voluto far vedere chi sono i veri vincenti nella vita; sono coloro che cadono ma che sono capaci di rialzarsi e di affrontare le avversità.
Dal 21 settembre, data dell'uscita del film, incontri ogni mattina tantissimi ragazzi al cinema; perchè questi incontri?
L'obiettivo è quello di portare un messaggio di speranza, perchè comprendano che i sogni possono diventare realtà, ma che non basta sognarli; per vederli realizzati bisogna crederci prima di tutto e poi darsi da fare con grande determinazione, accettando le sconfitte, consapevoli che fanno parte di un percorso che ti porterà alla meta.
Tiro Libero racconta la storia di un giovane tanto bravo quanto presuntuoso e strafottente che deve smettere di giocare a basket perchè colpito da distrofia muscolare. Dovrà abbandonare i suoi sogni e condannato per una delle sue bravate ai servizi sociali, cambierà il suo atteggiamento nei confronti della vita e degli altri grazie all'incontro con la volontaria Isabella (Maria Chiara Centorami).


di Lorenzo Bracalente
lorenzo.bracalente@gmail.com
 







Questo è un articolo pubblicato il 13-10-2017 alle 13:34 sul giornale del 14 ottobre 2017 - 2676 letture

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