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Start-up: nasce Toc Toc Door per ridare vita alla vita di quartiere

4' di lettura 20/12/2016 - Ricreare socialità nel quartiere, ridare vigore a legami sociali deboli e fragili, restituire senso e significato all’espressione “comunità”, oggi svuotata nella sua accezione british community: è questo l’obiettivo di una giovane startup italiana, Toctocdoor, il primo social network di quartiere.

"E’ sempre più difficile, oggi, rinvenire questo spirito di comunità nel tessuto urbano sfibrato e autistico delle nostre città, se non in piccoli contesti associativi. Toctocdoor, con la sua piattaforma digitale, facile e accessibile, vuole portare la socialità oltre questi confini, nello spazio più prossimo a sé: il condominio, la strada, per trasformare le utilities in humanities.

Dalla forma dei quartieri ai rapporti economici, al funzionamento di spazi e servizi, tutto ruota, infatti, attorno al tipo di relazioni che riusciamo ad instaurare con gli altri. Scambiarsi professionalità, conoscenze, portare avanti progetti di interesse comune, contribuire alla sicurezza e allo sviluppo sociale ed economico del quartiere, trarre i benefici che derivano da una maggiore interazione sociale. I sociologi tutto questo lo chiamano capitale umano.

Alcuni esempi possono aiutare a comprendere cosa accade all’interno di Toctocdoor: condividere esperienze, dare e ricevere informazioni sul quartiere, ottenere aggiornamenti sui servizi pubblici e in tema di sicurezza, pianificare un’uscita in bicicletta, scoprire chi ha la tua stessa passione per gli animali, chi sa tutto di cinema e chi ambisce a costruire una rock band.

I vicini di casa, è vero, non possiamo sceglierli ma, se vogliamo, possiamo condividere con loro esperienze e informazioni. Un social vero, dunque, che restituisce finalmente valore alle relazioni reali, non virtuali, persone in carne e ossa e non avatar.

La startup ha da pochi giorni avviato il suo primo test nel centro di Torino e sta stringendo legami di collaborazione e dialogo con le realtà associative, con l’amministrazione comunale e con le altre startup innovative che operano sul territorio."

Non è ancora chiaro il funzionamento di questa neonata star-up tutta made in Italy, anche perchè il servizio non è ancora attivo nel nostro territorio, ma è lampante la promessa fatta: ridare valore alla vita di quartiere e alle relazioni sociali reali, partendo dal virtuale, in un mondo dove queste si stanno perdendo, paradossalmente, a cause delle troppe reti social che esistono.

Questo singolare social network si prende sulle spalle tutto il peso dell'asocialità insita nei rapporti virtuali e nella direzione che stanno prendendo. Noi posso scambiare con voi miliardi di informazioni, ma difficlmente un giorno ne parleremo di persona. Ed il motivo della creazione dei social network, che è quello di mettere in contatto le persone, si sta bruciando su se stesso a causa dell'estremizzazione del fenomeno.

Abbiamo la forte convinzione che le relazioni nella vita reale tra le persone si stia perdendo, ed è il motivo per il quale si sta scrivendo questo articolo. L'idea di TocToc Door è quella di ritornare a qualcosa che nel passato è esistito ed ora non esiste più. Non sono i primi ad analizzare un'idea del genere, basti pensare alla fortunata pensata di Bla Bla Car, che rivisita l'autostop secondo i canoni odierni. E proprio guardando a questo che la start-up sembra nata da una buona idea.

l'HUB è molto simile a quello dell'acclamato Social Network Facebook, che è ormai entrato nella vita di tutte le persone del pianeta

Semplice, intuitivo e ben chiaro. Non ha bisogno di tanti chiarimenti nè spiegazioni. Qualunque persona osservi questa schermata nel 2016 capirebbe il funzionamento del sito/app.

Tramite questa rivalutazione dello spazio del quartiere e del posto dove si vive potremmo trovarci a prendere un caffe con una persona che ha i nostri stessi interessi, che ascolta la nostra stessa musica, legge la stessa tipologia di libri, ama lo stesso sport, o comunque che abbia degli hobby in comune con noi. Niente di nuovo penserete, ed invece il sottile confine che incarna l'idea crediamo che si condensi nella visione e rivalutazione del piccolo spazio. In controtendenza alla massimizzazione ed alla visione su larga scala che ci coinvelge tutti oggigiorno.

Le persone con cui saremo messi in contatto sono ad un passo da noi, tangibili, reali.

Questo è quello che ci è parso di capire dell'Idea di TocToc Door, aspettiamo con ansia di vedere l'evoluzione della sua storia e speriamo che crescendo arrivi anche da noi.

Vi lasciamo con il video di presentazione e il link del sito.

Con l'augurio che vi sia piaciuto l'articolo e il tema trattato, salutiamo tutti i nostri lettori.

Video: https://www.youtube.com/watch?v=UTM2Hm7CDeY

sito:http://www.toctocdoor.com/


di Alessandro Fortuna

redazione@viverefermo.it







Questo è un editoriale pubblicato il 20-12-2016 alle 17:21 sul giornale del 22 dicembre 2016 - 1855 letture

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