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Fermo sui Libri: Lorenzo Lotto e la fede nelle immagini nel nuovo libro di Lucia Tancredi

2' di lettura 08/06/2016 - Se per Dostoevskij a salvare il mondo sarà la bellezza, per Lorenzo Lotto, invece, toccherà all’innocenza dell’occhio, a quella fede nelle immagini che è la più alta forma di pietà. Intrigante e pieno di fascino “L’Otto” (ev editore), il nuovo libro di Lucia Tancredi, docente maceratese, che venerdì 10 giugno alle ore 21.15 alla Sala dei Ritratti di Palazzo dei Priori verrà presentato nella rassegna “Fermo sui Libri”, diretta da Oriana Salvucci.

“Il titolo del volume è un po’ un’esca, è la modalità con cui Lotto amava giocare con i simboli, gli emblemi e i nomi – dichiara la Tancredi - la sua è la cultura del Rinascimento alchemico ed il numero otto assume valenze importanti, otto come i raggi della ruota che tutto tiene, dei serafini che sorreggono il trono di Dio, è il numero di Maria, di purificazione, dopo otto giorni il mondo era compiuto. E otto sono i capitoli del libro – aggiunge – ognuno ha uno dei nomi con cui egli si firmava”.

Un viaggio indagatore nella personalità e nella vita di un artista che la Tancredi definisce “il risvolto di Tiziano, uomo di successo. Lotto, veneziano, lascia la sua città, dove invece tutti vanno, perché cerca la provincia, la Marca e i camminamenti al di fuori della visibilità”.

“Ho voluto seguire il percorso fatto dal critico Bernard Berenson, il primo che gli dedicò un saggio nel 1895 e lo studiò ossessivamente per tutta la vita, indagandone gli itinerari. Berenson fra Fermano e Maceratese aveva individuato realtà interessanti, quello che egli definisce il rinascimento umbratile” – ha aggiunto.

“Nell’epoca in cui siamo attaccati dalla violenza della cultura iconoclasta, il messaggio attuale di Lotto è che ogni immagine vuole esistere ed essere accettata per quello che è. Solo quando l'occhio ritrova questa innocenza, il mondo può continuare ad esistere”.

L’otto è una nuova biografia scritta da Lucia Tancredi, laureata in Lettere Moderne con una tesi in Estetica sulla poetica proustiana, docente di letteratura, diplomata in pianoforte e fondatrice di ev mensile di scrittura ricreativa, che segue quelle sulla madre di Sant’Agostino, Monica, su Ildegarda Bingen e su Giulia Schucht, moglie di Antonio Gramsci. “Il filone biografico è intrigante ed affascinante – dice l’autrice – perché è un cercare se stessi confrontandosi con un altro”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 08-06-2016 alle 17:18 sul giornale del 09 giugno 2016 - 1449 letture

In questo articolo si parla di attualità, fermo, Comune di Fermo

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