x

Monte San Pietrangeli: Paolo Casenove, 'Occorre un bilancio in sicurezza, macchina comunale efficiente e voglia di fare'

5' di lettura 01/06/2016 - Il candidato sindaco per il comune di Monte San Pietrangeli con la lista civica "Insieme" Paolo Casenove illustra i punti essenziali del suo programma. La città si prepara al voto dopo il commissariamento prefettizio.

Come mai la scelta di candidarsi a sindaco? E’ una bella responsabilità...

Appunto. È una scelta di responsabilità verso la nostra Comunità, rimasta senza un’Amministrazione eletta dai cittadini per oltre due anni. Una scelta che implica il mettere da parte le ambizioni personali, per porre in primo piano lo spirito di servizio. In questo periodo particolarmente difficile per il nostro Comune, essere Sindaco non significa fregiarsi di un titolo e della fascia tricolore, ma mettersi al servizio della collettività.

Per dare il buon esempio, non solo il Sindaco ma tutti i componenti della Giunta rinunceranno in modo sostanziale alle indennità previste dalla normativa, recuperando così importanti risorse da destinare alle immediate necessità del nostro Comune.

Da chi è formata la sua lista?

Per la maggior parte da giovani tra i 30 e i 45 anni, i quali hanno maturato una significativa esperienza nella propria professione e nelle realtà associative del paese. Ad essi abbiamo affiancato alcune persone di età più matura, in grado di trasferire esperienza e di favorire, nell’arco di una legislatura, un completo passaggio generazionale.

Per la nostra squadra abbiamo cercato persone indipendenti, libere da condizionamenti esterni, svincolate da vecchie logiche di consenso, capaci di apportare nuove idee e di innovare la comunicazione ed i metodi che questo paese conosce da decenni.

Abbiamo cercato e trovato lealtà, affidabilità, competenze, voglia di fare.

Non ci interessano sponsorizzazioni altisonanti, amicizie influenti o capacità di attrarre voti di scambio, respingiamo blandizie e ricatti: i voti conquistati con questi metodi non corrispondono alla logica che il nostro gruppo si è dato.

Quali sono le priorità del comune di Monte San Pietrangeli?

Anzitutto, dare il segno tangibile del cambiamento, anche attraverso interventi a costo zero o quasi. Stimolare la partecipazione popolare attraverso innovative modalità di coinvolgimento quali il volontariato civico, il baratto amministrativo e la banca del tempo. In condizione di scarsità di risorse finanziarie, siamo convinti che il recupero della coesione sociale sia l’elemento cruciale per sbloccare l'immobilismo che ci attanaglia da troppo tempo. Puntiamo decisamente su questo aspetto anche per la gestione delle necessità immediate, come l'avvio di un piano di manutenzione ordinaria di tutto il territorio comunale. E’ urgente ripristinare la funzionalità e l’efficienza di tutta la macchina amministrativa, con particolare riferimento all'Ufficio Tecnico, oggi completamente sguarnito.

Quali sono i punti cardine del programma elettorale?

Abbiamo sviluppato un programma ambizioso, che guarda oltre il limite del mandato amministrativo quinquennale, in quanto siamo convinti che occorra gestire la cosa pubblica in una logica di lungo periodo e non più, come in passato, con una visione temporalmente limitata. Abbiamo diviso il nostro programma in dieci aree tematiche, ciascuna delle quali comprende circa cinque linee di intervento.

Il cardine del programma è il recupero dello spirito di unità della nostra cittadinanza e questo tema viene declinato in ogni settore, dalla funzionalità e fruibilità dei servizi comunali, con l'obiettivo di orientarli davvero alle necessità dei cittadini anche attraverso applicazioni per dispositivi digitali, alla manutenzione dei beni e del territorio, dallo spettacolo e intrattenimento, con la riapertura immediata del teatro e la sua gestione affidata a nostri giovani talenti, alle politiche giovanili con l'obiettivo di creare spazi vivibili e occasioni di incontro per i ragazzi che troppo spesso vengono completamente ignorati dalle istituzioni. Particolare risalto viene dato alla scuola, quale luogo di costruzione della nuova cittadinanza, ed al recupero della stretta relazione e progettualità tra la direzione scolastica e l'amministrazione. Non si tralasciano le aziende, di cui il nostro territorio nonostante tutto è ancora ricco, con promozioni e convenzioni che possono fornire importante linfa vitale anche alle piccole attività.

In caso di elezione, quindi di vittoria, quale sarà la sua prima decisione?

Le circostanze contingenti impongono che tra le prime decisioni da assumere ci sia quella di ripristinare la piena funzionalità dell'ufficio tecnico che il prossimo 6 giugno si troverà completamente sguarnito per la scadenza del contratto a termine dell'attuale responsabile. Bisognerà poi affrontare la predisposizione del piano di riequilibrio pluriennale entro la metà di agosto e contestualmente prestare attenzione e dare risposta alle legittime istanze dei cittadini che, dopo due anni di commissariamento, saranno certamente numerose.

Favorevole oppure contrario ad unire i comuni del territorio?

E' un argomento estremamente delicato, che ci vede in linea di massima favorevoli ma che deve partire dal necessario presupposto della salvaguardia dell'autonomia della nostra Comunità e dal recupero della leadership territoriale che il nostro Comune aveva un tempo. Perché ciò avvenga, è necessario, anzitutto, mettere il bilancio in sicurezza, rendere efficiente la macchina comunale e far ripartire l’azione amministrativa e di governo. Occorre anche restituire al nostro Comune una rappresentanza forte, autorevole e credibile negli enti territoriali e nelle istituzioni di cui fa parte.

Il giorno delle votazioni coincide con la manifestazione Voler Bene all’Italia; promossa da Legambiente per i piccoli comuni. Ci sono azioni specifiche nel suo programma per le Smart Lands?

L'efficientamento energetico, tema in cui si incardina il concetto di Smart Lands, è una sfida di assoluta rilevanza e come tale è impossibile prescinderne. La nostra proposta amministrativa ha l'ambizione di costruire un nuovo futuro per la cittadinanza ed è per noi essenziale che questo futuro comprenda l’uso responsabile e parsimonioso delle risorse energetiche. Ciò riguarda tanto la rete della pubblica illuminazione quanto gli immobili comunali. Per orientarsi decisamente verso il più ampio concetto di Smart City, che sposiamo in pieno e vogliamo rendere attuale nel nostro Comune, bisognerà però liberarsi prima, ed in totale legittimità giuridica, dai numerosi legami contrattuali esistenti, che purtroppo costituiscono un pesante freno allo sviluppo della nostra collettività posto da metodologie amministrative decisamente superate e che speriamo di poter considerare ormai alle spalle.








Questa è un'intervista pubblicata il 01-06-2016 alle 19:55 sul giornale del 03 giugno 2016 - 4850 letture

In questo articolo si parla di andrea leoni, politica, fermo, monte san pietrangeli, vivere fermo, intervista, elezioni amministrative 2016, paolo casenove

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve https://vivere.me/axE6





logoEV
logoEV