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Finanza: al via la portabilità dei conti correnti

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di Redazione


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Il decreto legge che istituisce la portabilità dei conti correnti nel nostro Paese, è stato approvato in via definitiva dal Senato.

Può così partire ufficialmente il nuovo regime in base al quale i clienti che intendono cambiare il proprio istituto bancario, possono farlo entro e non oltre dodici giorni lavorativi (per la procedura per cambiare banca si rimanda a questo articolo di Conticorrentiaconfronto.it)

Con le nuove norme che sono state approvate, le banche sono tenute ad agevolare al massimo l'operazione e gli istituti i quali non rispetteranno la volontà dell'utente potranno incorrere in sanzioni pecuniarie che vanno da 5.160 a 64.555 euro.

I vantaggi assicurati ai consumatori dal decreto legge, nell'ambito del quale erano contenute anche le norme relative alla riforma delle banche popolari, potrebbero però essere controbilanciati da manovre fiscali. Una eventualità non proprio remota, come è stato messo in risalto da Altroconsumo Finanza, che ha lanciato l'allarme sulla possibilità che l'esecutivo decida di stabilire nuovi balzelli. Proprio sul sito dell'associazione, si ricorda infatti come già nel passato sia in pratica stata sdoganata l'idea di una patrimoniale con l'imposizione dello 0,2% annuo sul possesso dei titoli, considerato ancora più grave dell'ormai famigerato intervento fatto dal governo Amato sui conti, con un prelievo dello 0,6% operato nel 1992.

L'allarme di Altroconsumo vede come motivo di un intervento dell'esecutivo la possibilità di un buco di bilancio derivante dai derivati, soprattutto se andasse in porto l'idea di una bad bank con garanzia statale avanzata di recente dal ministro Padoan.

Per quanto riguarda la portabilità del conto, la domanda deve essere seguita dalla restituzione delle tessere per il Bancomat, delle carte di credito e degli assegni che non siano stati utilizzati. Inoltre, in base alle norme antiriciclaggio, deve essere corredata da una copia dei documenti in grado di comprovare l'identità degli intestatari.

Il periodo di transizione accordato alle banche al fine di adeguarsi alla nuova normativa è di tre mesi e in conseguenza di ciò, la stessa sarà applicata dal giugno del 2015. Una volta che sia stato aperto il conto presso il nuovo istituto bancario scelto, occorrerà individuare i servizi attivi relativi a quello abbandonato, che si intende trasferire.

Il trasferimento deve essere agevolato nel modo più completo possibile dalle due banche interessate, tramite fornitura di tutte le informazioni indispensabili per completare l'operazione.
Va ricordato che la portabilità sarà applicata anche ai conti titoli e che per i conti correnti arriva con qualche anno di ritardo nei confronti dei mutui. Nelle intenzioni dell'esecutivo, il provvedimento dovrebbe tradursi in un aumento della concorrenza tra banche, che potrebbe avere come naturale conseguenza un abbattimento dei costi di gestione dei conti, ancora troppo elevati nel nostro Paese.



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