Vivere Ambiente: anche in Italia scatta l’obbligo dell’etichettatura carni. I conigli restano fuori

Ci sono voluti circa quindici anni per raggiungere questo obiettivo avviato dall’Unione europea con l’etichettatura delle carni bovine. Restano tuttavia fuori da questa normativa i conigli per i quali non è obbligatorio indicare la provenienza.
“Dobbiamo partire da questo risultato per continuare a tutelare la sicurezza e la trasparenza alimentare iniziando dalle produzioni che, a oggi, restano ancora escluse dalla normativa europea sull’origine dei prodotti agricoli”, ha dichiarato il presidente nazionale della Confederazione italiana agricoltori (Cia) Dino Scanavino.
Il nuovo provvedimento è stato accolto con favore sia dai consumatori che dai produttori ai quali viene garantita una nuova competitività. I cittadini italiani sono particolarmente attenti all’etichettatura, secondo i dati della Cia, è una priorità per il 92 per cento degli acquirenti.
“Non possiamo che salutare con favore l’introduzione di questa novità – ha affermato Luigi Tempera, presidente della Confartigianato Alimentaristi delle province di Ascoli Piceno e Fermo – la nuova norma, che pone una serie di regole chiare e uniformi per gli operatori del settore, consentirà ai consumatori europei di conoscere l’origine e la provenienza delle carni”.
Secondo gli esperti tali forme di tutela potrebbero rappresentare un importante strumento di valorizzazione e di sviluppo economico per imprese e aree rurali.

Questo è un articolo pubblicato il 03-04-2015 alle 22:00 sul giornale del 04 aprile 2015 - 1290 letture
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