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Civitanova: tragedia Sparviero. Nessuna speranza di trovare vivi i due rumeni dispersi


Già nella giornata di giovedì le ricerche venivano ostacolate dalle acque rese torbide dalle mareggiate, e venerdì mattina la situazione meteorologica non è certo migliorata. Il mare grosso (forza 8) non ha permesso all'imbarcazione dei Vigili del Fuoco di proseguire le operazioni ed è dovuta rientrare. A bordo, la squadra sub ed il sonar, apparecchiatura sofisticata che avrebbe permesso di ottenere maggiori informazioni rispetto a quelle ottenute con lo scandaglio.
L'aereo Atr42 continua con le perlustrazioni dall'alto, mentre in mare è entrata in azione la Motovedetta Sar Classe 800 della Guardia Costiera. Ritrovare i due corpi è un'operazione complicata, soprattutto a causa del continuo oscillare dei filari di cozze dell'impianto di mitilicoltura presente ad 1,7 miglia dalla costa civitanovese al confine con Porto S.Elpidio. In ogni caso, secondo le autorità le possibilità di ritrovare vivi i due dispersi sono scarse, cosa che fa salire a quattro le vittime di questo tragico incidente.
Sulle cause, ancora nessuna certezza, ma la Capitaneria di Porto dovrà indagare sulla possibilità che il carico fosse eccessivo e che questo abbia facilitato l'inabissamento dello Sparviero. Al centro delle due inchieste (aperte una dalla Procura della Repubblica di Macerata, l'altra dalla Capitaneria di Porto) anche l'ipotesi che i tre giovani romeni a bordo (di 19, 35 e 39 anni) fossero irregolari. Maggiori informazioni saranno possibili solo in seguito al ritrovamento della cozzara affondata e alle successive indagini.

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