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CISL FP: "Sta per scoppiare la bomba 'esuberi personale delle Province'"

cisl fp marche 4' di lettura 06/12/2014 - Con il passare dei giorni, aumenta la preoccupazione della CISL FP Marche per le sorti del personale delle Province di Fermo ed Ascoli Piceno come per quello delle altre strutture delle Marche. L’emendamento, che potrebbe essere approvato all’interno della Legge di Stabilità, farebbe scoppiare il caos. La prevista, drastica riduzione da gennaio 2015 del personale delle Province, che non rientra nei servizi fondamentali rimasti agli Enti di secondo livello, attraverso l’utilizzo della mobilità o del prepensionamento per chi ne avesse i requisiti, potrebbe creare un vero e proprio terremoto all’interno del settore pubblico nazionale e regionale.

E’ chiaro, infatti, che in assenza di adeguati finanziamenti ad hoc, la Regione Marche ed alcun Ente Comunale del fermano o dell’ascolano sarà nelle condizioni di accettare personale in mobilità in entrata. Tantomeno potranno accollarsi le funzioni sottratte alle province.

Secondo la Legge di riforma, alle province di Ascoli Piceno e Fermo, trasformate in Enti di secondo livello, resterebbero funzioni importantissime come l’edilizia scolastica, la viabilità e l’ambiente ma tutte le restanti attività andrebbero trasferite alla Regione ed ai Comuni. Parallelamente, il personale provinciale attualmente assegnato alle funzioni da trasferire, dovrebbe essere spostato insieme alle funzioni ad altri Enti locali. Il caos che sta per scatenarsi però è generato dalla schizofrenia del legislatore, che si è affrettato a predisporre tagli impossibili da sostenere agli Enti provinciali (1 miliardo di euro subito nel 2015, 2 miliardi nel 2016, 3 miliardi nel 2017), senza mettere in atto un percorso credibile e possibile con le Regioni ed i Comuni, che rendesse possibile l’assorbimento di parte del personale e la garanzia alla collettività dei servizi tolti alle Province. I tagli previsti dalla Legge di Stabilità, da subito, rischiano di trascinare le Province in default e quindi obbligherà quest’ultime a dichiarare l’esubero del personale e la messa in mobilità. Il premier Renzi ha stretto il cappio al collo alle Province senza pensare alle conseguenze.

Secondo il Governo, dal 2015 circa il 50% del personale attualmente in carico alle Province, dovrebbe essere oggetto di mobilità. La Conferenza delle Regioni e l’Anci hanno già dichiarato, a condizioni vigenti, l’impossibilità di accettare personale in entrata e funzioni aggiuntive. In Italia parliamo di circa 20.000 dipendenti oggetto del trasferimento e nelle Marche di circa 800-1000 lavoratori.

Nel Fermano sarebbero più di 100 i dipendenti che rischiano di entrare in un tunnel che non vede la luce mentre ad Ascoli Piceno, circa 200. Il rischio è di creare un caso tipo “esodati”, cioè di buttare delle persone e delle famiglie in un limbo da cui difficilmente usciranno.

Per questo il Segretario Generale CISL FP Marche incontrerà l’assessore Canzian presso la Regione Marche presumibilmente martedì 9 dicembre. La situazione che si sta prospettando è gravissima e senza precedenti. Con il presidente Cesetti di Fermo, l’appuntamento dei sindacati è fissato per giovedì 11 dicembre. Il mancato rispetto da parte del Governo Renzi degli accordi sottoscritti con le parti sociali che garantivano un passaggio ed un ricollocamento del personale, ragionato, rispettoso delle competenze di ognuno e proficuo per la qualità dei servizi ai cittadini, creerà un terremoto. Del resto i risultati dei tagli indiscriminati ed impossibili da sostenere, già apportati ai trasferimenti delle Province, hanno causato, anche nel fermano, problemi seri alle scuole, alcune delle quali rischiano di rimanere senza riscaldamenti per mancanza di fondi.

La CISL FP non si fermerà al solo incontro con la Regione. Insieme a CGIL e UIL in assenza di risposte concrete, chiederà ai dipendenti di occupare le sedi provinciali di Ascoli Piceno e Fermo.

Nel frattempo la CISL FP ha predisposto delle note da inviare ai parlamentari e ai consiglieri regionali eletti nel fermano e nell’ascolano perché si occupino in prima persona di una vicenda che a breve potrebbe esplodere e trasformare le province in polveriere.

Tutto questo è il frutto di un metodo di governare dell’attuale Esecutivo che non prevede il confronto con i rappresentanti dei lavoratori ma soprattutto che tende a non rispettare gli impegni assunti.

La mobilitazione dei lavoratori delle Province è pronta a partire ed anche a Fermo ed Ascoli Piceno, si assumeranno iniziative forti che purtroppo avranno ricadute negative sui servizi ai cittadini ma con i posti di lavoro non si scherza.


   

da Cisl FP




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 06-12-2014 alle 18:09 sul giornale del 09 dicembre 2014 - 1173 letture

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