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comunicato stampa
Porto S.Elpidio: Giuseppe Catozzella presenta il libro 'Non dirmi che hai paura'

2' di lettura
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dal Comune di Porto Sant\'Elpidio
www.comune.porto-sant-elpidio.ap.it

Pagine di un libro
Martedì 17 giugno alle ore 21.30 nella sala conferenze di Villa Baruchello lo scrittore Giuseppe Catozzella presenterà Il libro “NON DIRMI CHE HAI PAURA” Feltrinelli editore.

L’iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con la libreria “Il Gatto con gli stivali” rientra in una delle tre date previste per la Regione Marche.
“Giuseppe Catozzella – spiega l’Assessore Monica Leoni – è un finalista del Premio Strega e nel suo libro affronta argomenti di forte attualità su cui riflettere. Nello specifico, infatti, il libro, scritto benissimo con mano rispettosa a tratti poetica, racconta con lucida verità il viaggio nel deserto che i migranti fanno come veri deportati”.

Ecco la trama:
Samia è una ragazzina di Mogadishu. Ha la corsa nel sangue. Divide i suoi sogni con Ali, che è amico del cuore, confidente, e primo allenatore appassionato. Mentre intorno la Somalia è sempre più preda dell'irrigidimento politico e religioso, mentre le armi parlano sempre più forte la lingua della sopraffazione, Samia guarda lontano, e avverte nelle sue gambe magre e velocissime un destino di riscatto per il paese martoriato e per le donne somale. Gli allenamenti notturni nello stadio deserto e le prime affermazioni la candidano alle Olimpiadi di Pechino dove non vince ma si fa notare. Il suo vero appuntamento sarà quello di Londra. Ma tutto diventa difficile. Corre chiusa dentro il burka, il padre viene ammazzato al mercato di Bankara, la sorella decide di fuggire in Europa, Ali entra nel gruppo dei terroristi. È tempo di andarsene. Allenarsi ad Addis Abeba e farsi candidare per Londra. Purtroppo il comitato olimpico di Mogadishu non fa arrivare i documenti necessari e Samia si riscopre clandestina. Sola, decide per il viaggio, il terribile viaggio dei migranti dall'Etiopia al Sudan, e attraverso il Sahara verso la Libia per poi arrivare via mare in Italia. Sono mesi di umiliazioni, di vessazioni, di pura devastante corporeità. Quando sale sulla barca per Lampedusa, Samia è il sogno di se stessa, e l'acqua azzurra della libertà" la inghiotte per sempre.



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