comunicato stampa
Il Principe conclude la rassegna del teatro contemporaneo


Con Classico Contemporaneo si conclude anche Scuola di platea, progetto di introduzione al teatro per gli studenti degli istituti superiori di Fermo promosso dall’AMAT e dal Comune di Fermo in collaborazione con il corso di Storia del Teatro dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. Il progetto è finalizzato a formare i ragazzi alla cultura teatrale grazie all’ospitalità offerta alle compagnie nell’ambito della rassegna “Classico Contemporaneo”.
La partecipazione allo spettacolo è solo il momento centrale di un programma che prevede incontri propedeutici e confronti con la compagnia. I seminari preliminari vogliono tracciare alcune linee di lettura dell’opera teatrale attraverso l’ausilio di materiali critici. Le scuole che partecipano al progetto sono il Liceo Classico “Annibal Caro”, l’Istituto d’Arte “U. Preziotti”, il Liceo Scientifico “T. C. Onesti”, l’Istituto Tecnico Industriale “G. M. Montani”, l’Istituto Tecnico per Geometri “Carducci Galilei” e da quest’anno anche l’Istituto Statale di Istruzione Tecnica, Professionale e Scientifica “Einaudi” di Porto Sant’Elpidio. Gli studenti incontreranno la compagnia sabato 29 marzo dalle ore 12 presso il Centro Congressi San Martino. Questa libera versione de Il Principe non si svolge fra velluti e troni, bensì fra tegami e ramaioli. Siamo in una cucina, dove un agguerrito drappello di cuochi avrà l’ingrato compito di cucinare un Principe all’Italia. Dare al disgraziato paese una guida, un governo, un faro, proprio come si augura Machiavelli nell’ultimo capitolo del suo celeberrimo libretto.
Ma esiste una ricetta per creare dal nulla un governante modello? Con quali dosi di Virtù e Fortuna dovrà essere assortito? E ancora: il buon Principe è zuccheroso oppure salato? Deve bruciare il palato o scivolare in gola come una minestra? Con la metafora fertilissima dei fornelli, ci addentriamo dentro il nucleo vivo di un’opera straordinaria, autentico manuale di real-politik, vademecum per i sacerdoti del potere di ogni epoca. Ma della penna di Machiavelli non sopravvivono in scena solo le brillanti ingegnerie politiche: fra pentoloni e grembiuli si diffonde – come uno squisito odore di salsa – il sapore inconfondibile di quella lingua rinascimentale così diversa dal nostro italiano eppure così profondamente nostra, tutta da gustare mentre tratteggia con nitide pennellate i ritratti di decine di Principi passati, da Ludovico il Moro a papa Borgia, dal Duca Valentino all’imperatore Settimio Severo senza tralasciare Maometto II di Turchia. E poiché la cucina dei Principi sforna le sue pietanze da secoli, ininterrottamente, può perfino darsi che a un tratto, da quelle pentole inquiete, salti fuori un intingolo imprevisto. Lo spettacolo – coprodotto dal Comune di San Casciano V.P. – è interpretato da Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti e Lucia Socci. La voce di Niccolò Machiavelli è di Roberto Herlitzka, l’elaborazione delle scene e la regia è di Stefano Massini, i costumi di Giuliana Colzi e le luci di Marco Messeri.
Per informazioni e biglietti: biglietteria del Teatro dell'Aquila 0734 2842950734 284295. Inizio spettacolo ore 21.

SHORT LINK:
https://vivere.me/1o0