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Revocato il fermo dell'autotrasporto merci. Confartigianato Trasporti ribadisce l’impegno per la categoria

Confartigianato logo 2' di lettura 07/12/2013 - Anche nelle Marche è scongiurato il rischio di vedere gli scaffali dei supermercati vuoti proprio a ridosso delle festività natalizie, ma anche la mancanza di rifornimenti di benzina ai distributori e la consegna delle merci in genere.

E’ stato infatti revocato il fermo nazionale dell’autotrasporto ed i mezzi continueranno a viaggiare anche nella settimana tra il 9 e il 13 dicembre, giorni cruciali per garantire le consegne ad imprese, negozi e pompe di benzina.

“Siamo consapevoli – sottolinea il Presidente Nazionale di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani - della drammatica situazione economica del Paese, ma siamo anche coscienti delle difficoltà del nostro settore che continua a perdere posizioni sia in ambito nazionale sia comunitario ed internazionale. Abbiamo mostrato forte senso di responsabilità nei confronti dei trasportatori, del Governo e di quelle forze sociali che manifestano di perseguire interessi non chiaramente riconducibili a quelli dell'autotrasporto conto terzi”. “Nel protocollo d'intesa che abbiamo siglato con il Governo, nelle persone del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi e del Sottosegretario Rocco Girlanda – spiega il Presidente di Confartigianato Trasporti - ci sono importanti aspetti economici per la categoria del valore di 330 milioni di euro, la conferma del rimborso delle accise, e aspetti riguardanti il confronto tecnico già avviato con un calendario di incontri sui controlli del cabotaggio, le modalità di pagamento delle fatture, costi minimi, il protocollo neve e il calendario dei divieti di circolazione”.

L’accoglimento delle richieste consentirà agli autotrasportatori di ridurre gli effetti negativi della crisi che ha colpito il settore. La Confartigianato Trasporti si è mossa su tutto il territorio regionale, come del resto d'Italia, affinché venga garantita la libera circolazione dei mezzi che intendono lavorare. E' noto infatti che un'associazione fortemente minoritaria, che pur partecipando a tutta la trattativa, non ha firmato l'accordo, ha mantenuto la proclamazione del fermo, insieme a movimenti autonomisti che annunciano proteste nelle piazze italiane e forme di protesta non ancora ben definite né individuate come zone. In un contesto di informazioni di questo tipo, volutamente confusionario e di carattere generale, Confartigianato Trasporti delle Marche ha sollecitato l'intervento delle forze dell'ordine per garantire il diritto al lavoro del 95% degli autotrasportatori italiani che si riconoscono nelle Associazioni UNATRAS, (Confartigianato, Cna, Fai, Fiap, Sna Casartigiani e Unitai), ANITA e Movimento Cooperativo.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 07-12-2013 alle 12:31 sul giornale del 09 dicembre 2013 - 1490 letture

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