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Alba Adriatica: arrestata banda degli acrobati dopo furto a Porto S.Elpidio. Tre albanesi fermati

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da Alfonso Aloisi


Ancora una volta la Squadra Mobile di Teramo, in collaborazione con quella di Ascoli Piceno, ha condotto a termine una importante e significativa operazione di polizia.

Le indagini, già avviate da tempo, hanno portato mercoledi sera all’arresto di tre albanesi. Un altro duro colpo inferto alle bande dedite ai furti di appartamento.

L’attività di Polizia Giudiziaria è scaturita dalla segnalazione del furto di un’autovettura Renault Laguna, rubata il 23 settembre 2013 a Castorano (AP) da ignoti nel corso di un furto in una abitazione. Successivamente gli accertamenti investigativi condotti dai poliziotti hanno consentito di individuare l’autovettura mentre era parcheggiata nella cittadina di Alba Adriatica (TE).

Nel corso della passata notte tre uomini, a bordo della Renault Laguna, hanno imboccato la strada verso nord dirigendosi nelle vicine Marche e più precisamente in provincia di Fermo per mettere a segno l'ennesimo colpo.

Specializzati nella tecnica dell’arrampicamento, sono entrati all’interno di un appartamento di Porto Sant'Elpidio lasciato momentaneamente incustodito dai proprietari. Saliti al 1° piano attraverso i discendenti sono entrati all’interno della camera da letto ove, indisturbati, hanno prelevato da un cassetto circa 1.300 euro in contanti, un orologio in oro e gioielli vari. Nel momento in cui si stavano allontanando dall'abitazione con la refurtiva, sono stati sorpresi dal proprietario minacciato da uno dei tre con un cacciavite di grosse dimensioni.

Le ricerche subito avviate dell’autovettura Renault Laguna hanno consentito di intercettare l’auto e i tre albanesi che sono stati bloccati ad Alba Adriatica (TE) mentre effettuavano il cambio dell’autovettura da quella rubata ad un'altra “pulita”.

A seguito della perquisizione al mezzo veniva rinveuto, oltre alla refurtiva, anche arnesi atti allo scasso, guanti e torce. Dopo le formalità di rito i tre arrestati sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Teramo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.