comunicato stampa
S. Elpidio a Mare: alluvione, il Comune salda i debiti con ditte e professionisti


Questa Amministrazione, infatti, nel programmare il futuro non può che tenere i piedi per terra e fare i conti con una serie di debiti che pendono sul bilancio e, di conseguenza, sulla programmazione amministrativa tutta. Ebbene, così come chiarito ai cittadini, questa Amministrazione ha scelto di chiudere i conti, per quanto possibile, ancora in sospeso in fatto di alluvione: i fondi che sono arrivati dalla Regione non sono stati sufficienti per coprire tutte le spese a suo tempo effettuate ed abbiamo anticipato somme che ci hanno permesso di pagare il 70% delle aziende che ci erano creditrici per aver lavorato nell’emergenza alluvione”.
Il Sindaco, Alessio Terrenzi, fa il punto in merito ai pagamenti che si stanno effettuando in questo periodo in particolare per quanto riguarda l’alluvione. Nei dettagli, la Regione ha concesso un contributo di € 1.743.545,33 (pari quasi al 79% dei lavori certificati dal Comune che ammontano a € 2.206.251,70) di cui effettivamente erogati nei primi giorni di dicembre € 1.304.541,00 e interamente pagati in acconto alle ditte (70% del dovuto). Restano ancora da incassare € 439.003,95. La Giunta Comunale ha anticipato con fondi propri nel mese di febbraio 2013 € 250.000,00 e sta anticipando la parte residua di € 189.003,95 liquidando anche i professionisti nella misura del 70%.
“Oltre che i pagamenti alle ditte – aggiunge – stiamo provvedendo a pagare il 70% anche ai professionisti che ci sono creditori per aver lavorato nell’emergenza ed entro la fine dell’anno, confidando negli spazi finanziari che il Ministero vorrà concedere, crediamo anche di poter pagare tutti gli altri debiti pregressi della Pubblica Amministrazione”. Inoltre, il Sindaco ci tiene a precisare anche l’impegno su un altro fronte: “Stiamo lavorando anche per far ripartire e portare al termine i lavori iniziati al momento dell'alluvione ed oggi bloccati – aggiunge - come via Fonte Cerreto e via Fontanelle. Stiamo trovando anche il modo di far partire i lavori di via Rene e via Metauro: si tratta di lavori progettati in somma urgenza ma mai appaltati”.

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