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Sanità, Donati: 'La riconversione di Montegiorgio e S.Elpidio in case della salute è un bluff'

Ospedale 4' di lettura 29/03/2013 - La Casa della Salute, è una modalità associata di erogazione di servizi socio sanitari sul territorio che ha come cardine fondamentale il Medico di Medicina Generale ed il medico della continuità assistenziale ( il medico di famiglia e la guardia medica).

In essa operano in modalità associata i medici di famiglia, ma anche gli specialisti dell’Area Vasta in regime ambulatoriale e sono presenti gli strumenti per la diagnostica di base. Nella regione Emilia Romagna sono attive Case della Salute dal 1980. La Regione Marche nel suo assurdo piano di riorganizzazione della sanità, ha proposto la riconversione degli ospedali periferici in Casa della Salute con o senza posti di lungodegenza.

L’Area Vasta 4, che è sempre bene ricordarlo, ha una percentuale di p.l. per acuti del 2,6 per mille abitanti, la più bassa in assoluto della Regione, e che avrebbe dovuto avere dal piano un forte aumento di posti letto con l’obiettivo di avvicinarsi il più possibile allo standard Balduzzi del 3,7 per mille abitanti di cui lo 0,7 di lungodegenza e riabilitazione, ha raccolto le briciole, anzi, ha perso posti letto.

Basterebbe questo per motivare una rivolta popolare e dei Sindaci contro una Regione matrigna che toglie ai territori che hanno di più ma non dà nulla a chi ha di meno, perché deve fare cassa. Non basta invece, perché nella riconversione di Montegiorgio e Sant’Elpidio a Mare in Casa della Salute, c’è un grande bluff. La soppressione dei posti letto di medicina nei due ospedali periferici, la chiusura del P.P.I di SEM e la perdita di status di ospedale per questi due presidi comporterà, è vero, un risparmio pari a circa 400 mila euro all’anno cadauno di spese fisse, utenze ecc, che, però, saranno interamente assorbiti nella quota di taglio del budget che la l’ASUR ha imposto per il 2013 all’A.V.4, cioè 6 milioni di euro.

Quindi alcuna risorsa fresca emergerà da questa operazione. La mancata vendita dei locali ove oggi è ubicato il distretto di S.E.M. non ha permesso alcuna operazione di ristrutturazione e messa a norma di parte dell’Ospedale di Sant’Elpidio a Mare ed il trasferimento in esso dei servizi distrettuali. L’assenza di opere strutturali di messa a norma a SEM, a Montegiorgio ed nelle altre strutture, operazione dal costo di circa 15 milioni di euro, impedisce di mantenere ancora per molto le degenze all’interno di questi presidi che oggi operano in deroga alle norme di legge sull’antisismico.

Ed ecco svelato il motivo per cui la Regione Marche ha classificato Montegiorgio e Sant’Elpidio a Mare come Case della salute senza lungodegenza o RSA, rimangiandosi tutti gli accordi precedentemente assunti con i Sindaci. La Regione, con la scusa dell’Ospedale nuovo di Fermo, ha alcuna intenzione di spendere nemmeno un euro su questi ex presidi. Altro Bluff. Non si è visto in alcuna parte della Terra che una riconversione si faccia a zero euro. Come si può credere che la trasformazione degli ex ospedali di Montegiorgio e SEM in Casa della Salute possa avvenire contestualmente?

La verità è che oggi è interesse primario della Regione e dell’ASUR portare a casa il risparmio ma la Casa della salute la vedremo a … babbo morto. Quindi il fermano rivedrà lo schema già visto con Montegranaro e P.S.Giorgio, che a distanza di vent’anni attendono ancora l’ultimazione della loro riconversione. Si perché, se a qualcuno non fosse ancora chiaro, alcun finanziamento aggiuntivo arriverà dalla Regione all’A.V.4 per le riconversioni. Le spese ricadrebbero sul budget assegnato per l’anno 2013 che deve essere tagliato di 6 milioni di euro, quindi … “chiacchere e promesse da marinaio di Spacca e company”. Ultimo ma non ultimo, questo grande bluff nasconde anche una questione dirimente.

Le Case della Salute, come detto prima, vedono come figura protagonista indiscussa il Medico di Medicina Generale ma, guarda caso, la Regione Marche ad oggi ha sottoscritto alcun accordo con questi medici che regolamentino la loro presenza in esse. Pensiamo forse che i MMG accettino senza battere ciglio di farsi carico della continuità assistenziale nelle Case della Salute 24 ore su 24 o di assistere i malati nelle lungodegenze o di operare nei P.P.I. quando il medico dell’emergenza è in uscita, senza aver messo in chiaro la loro posizione con l’Assessorato? Siamo di fronte ad un colossale bluff che la Regione vuole far digerire ai territori e ai Sindaci magari con promesse che non potrà mai mantenere.


da Giuseppe Donati
Cisl FP





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 29-03-2013 alle 17:31 sul giornale del 30 marzo 2013 - 783 letture

In questo articolo si parla di sanità, ospedale, politica, cisl, montegiorgio, Sant'Elpidio a Mare, letto, Cisl FP, Giuseppe Donati, degenti, case della salute

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