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Porto S.Elpidio: grazie all'accordo con i sindacati, al via i rimborsi per l'Imu

Imu 2' di lettura 08/01/2013 - Grazie agli accordi sui bilanci di previsione 2012 sottoscritti l’estate scorsa da CGIL CISL UIL provinciali con le amministrazioni di Monte Urano e Porto Sant’Elpidio, sono partiti i bandi per accedere ai rimborsi IMU e agli aiuti alle persone ed alle famiglie in difficoltà con l’affitto, le bollette, i servizi in genere.

Già al momento della sottoscrizione degli accordi evidenziammo l’importanza dei contenuti. Ora la parte più debole della cittadinanza può toccare con mano i caratteri positivi dell’azione contrattuale del sindacato e della rispondente sensibilità delle amministrazioni comunali interessate.

Al momento stiamo tentando di procedere ad analoga attuazione degli interventi anche a Fermo e a Sant’Elpidio a Mare. Certo, rispetto alla gravità dei drammi sociali che si stanno consumando anche nella nostra provincia questi interventi non sono sufficienti e certamente non risolutivi.

Bisogna continuare a lavorare per dare risposte alla disoccupazione crescente (oltre il 12%) ed alla precarietà (86% nuovi assunti) che producono nuove povertà, soprattutto per i giovani e le donne, alla mancanza di lavoro delle imprese con massiccio ricorso alla cassa integrazione (milioni di ore nel 2012), alla perdita di reddito dei lavoratori e pensionati, alla carenza dei servizi (scuola, sanità, assistenza) dovuta soprattutto ai tagli degli ultimi governi.

Stiamo misurando sulla nostra pelle il fallimento di un sistema economico-finanziario disumano! C’è bisogno di una nuova politica europea e nazionale per il lavoro, per abbassare le tasse ai lavoratori ed alle imprese e alzarle a coloro che, nonostante la crisi, hanno continuato ad arricchirsi; bisogna far ripartire gli investimenti per creare nuovo lavoro e difendere quello esistente, c’è bisogno di scelte che riconducano chiaramente al concetto di giustizia sociale, che contrastino le intollerabili disuguaglianze socio-economiche e l’assalto al consumo di territorio.

Urge un profondo cambiamento politico-economico! Tuttavia, anche a livello locale bisogna fare tutto il possibile per rilanciare la coesione sociale, battere la solituduine e sentirsi di nuovo ricompresi in una comunità che non lascia indietro nessuno.

Gli interventi conquistati dal sindacato confederale hanno questo approccio, la difesa dei più deboli per tenere unito il “treno sociale” anche se marcia lentamente. Di fronte alle crescenti difficoltà di tanta parte di nostri concittadini c’è bisogno di uno sforzo collettivo supplementare di tutte le parti in causa – sindacato, amministrazioni, sistema delle imprese, forze politiche, associazioni del volontariato – per realizzare azioni collettive che risolvano le sofferenze dei singoli nell’ambito di una rinnovata solidarietà collettiva che prepari un nuovo sviluppo fondato sulla centralità delle persone, del loro lavoro, dei loro diritti. Bisogna ricostruire un contesto di fiducia e speranza nel futuro per tutti.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 08-01-2013 alle 16:53 sul giornale del 09 gennaio 2013 - 764 letture

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