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comunicato stampa
Approvato all'unanimità il Piano di riorganizzazione della rete scolastica comunale

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da Comune di Fermo
www.fermo.net

lavori in corso

Approvato all’unanimità in Consiglio Comunale il piano di riorganizzazione della rete scolastica del Comune di Fermo come previsto dalla normativa nazionale che impone un accorpamento delle scuole secondarie di primo grado, primarie e dell’infanzia in istituti comprensivi.

Saranno tre gli istituti scolastici comprensivi e precisamente l’ISC “Da Vinci” composto dalle Scuole primarie “Molini”, “Ponte Ete”, “S. Claudio”, “Salvano”, “Monaldi”, dalle Scuole dell’Infanzia “Molini”, “Ponte Ete”, “S. Claudio”, “Torre di Palme”, “Salvano” e “Montone”, e dalla Scuola Secondaria di Primo Grado “Da Vinci”, per un totale di 1.288 alunni; l’ISC “Betti”, composto da Primarie “S. Andrea”, “Mancini”, “Sapienza”, dalle Scuole dell’Infanzia “S. Andrea”, “Villa Vitali”, “Sapienza” e dalla Scuola Secondaria di Primo Grado “Betti”, per un totale di 1.039 alunni; l’ISC “Capodarco Fracassetti”, composto da primarie “Cavour”, “Tirassegno”, “Salvadori”, “Lido di Fermo”, “Capodarco”, Scuole dell’Infanzia “S. Giuliano”, “Capodarco”, “Lido”, “S. Marco”, “S. Salvatore” e dalle Scuole Secondarie di Primo Grado “Capodarco”, “Fracassetti”, per un totale di 1.385 alunni.

Nel piano di riorganizzazione il Comune di Fermo ha inteso inoltre mantenere l’indirizzo musicale presso gli istituti “Betti”, “Fracassetti” e “Capodarco” impegnandosi a sostenere la richiesta di attivazione di un nuovo indirizzo musicale anche per la scuola “Da Vinci” in modo da dotare tutti e tre i nuovi costituendi Istituti Scolastici Comprensivi dell’insegnamento di discipline musicali.

“L’adozione di questo Piano” ha dichiarato l’Assessore Calcinaro con delega alle Politiche Educative e Scolastiche “è avvenuta seguendo un iter quanto più possibile aperto, con passaggi nella III Commissione consiliare, incontri con i dirigenti scolastici e con le forze sindacali, proprio per cercare la più ampia condivisione nelle scelte non certo facili, perché non dettate da esigenze di riforma della scuola ma imposte dalla legge finanziaria. Il consenso anche da parte dell’opposizione ed il voto unanime sul lavoro promosso dall’Amministrazione Comunale e sulla metodologia adottata” ha concluso Calcinaro “non possono che farci piacere. Questo è e vuol essere il nostro modus operandi.”



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