comunicato stampa
Successo per il terzo appuntamento della rassegna 'Libri In Comune'


Successo anche per il terzo appuntamento della rassegna “Libri In Comune” che si è svolto venerdì alla Sala dei Ritratti del Palazzo dei Priori di Fermo, a partire dalle ore 17.30, con il giornalista e sociologo Francesco Morace, Presidente del Future Concept Lab di Mlano ed il filosofo Giovanni Lanzone, Presidente dell’Associazione “The Renaissance link”.
Sala gremita, nonostante le temperature rigidissime, da cittadini, studenti e numerosi imprenditori, a testimoniare l’eccellenza della capacità produttiva del territorio fermano e marchigiano, nel settore della calzatura, del cappello, della moda, dell’arredamento e dell’agroalimentare.
Tra le autorità presenti, oltre al Sindaco della Città di Fermo Saturnino Di Ruscio, il Prefetto Emilia Zarrilli, il Consigliere Regionale Graziella Ciriaci, presente anche nella sua veste di imprenditrice, il Presidente del Consiglio Comunale Nello Raccichini, il Direttore della Banca Popolare di Ancona Luciano Goffi, Giulio Cesare Vinci Gigliucci, già Ambasciatore d’Italia a Stoccolma, il Sindaco del Comune di Grottazzolina Mariano Ambrogi, Giordano PierLorenzi Presidente di Poliarte di Ancona, Renato Cesare Ricci, VicePresidente del Polimoda di Firenze. A sostenere l’evento in questo appuntamento anche Confindustria Fermo ed il Lions Club di Fermo-Porto San Giorgio presieduto da Valerio Vagnozzi, presente anche nella veste di membro dell’Associazione Italiana Marche - Formatori.
“Anche questo terzo appuntamento della rassegna libri vede la partecipazione di un ampio pubblico e di due relatori d’eccezione come il sociologo Francesco Morace ed il filosofo Giovanni Lanzone, particolarmente competenti sull’evoluzione della qualità di produzione delle medie e piccole imprese” ha affermato il Sindaco Saturnino Di Ruscio - “argomento di interesse, proprio della natura del tessuto economico di questo territorio”.
L’incontro si è configurato come un’eccezionale occasione formativa per i tanti imprenditori presenti in sala tra cui Nazzareno Vita-Presidente Promindustria s.p.a Fermo, Paolo Marzialetti, Presidente Nazionale Settore del Cappello – Federazione Italiana Tessili Vari e Amministrazione Paimar – Montappone; Lanfranco e Valerio Beleggia della Brosway gioielli di Montegiorgio, Fabi Elisio del calzaturificio Fabi, Domenico Sacconi Amministratore Unico Giardini Style, Silvano Sassetti dell’omonimo calzaturificio di MonteSanPietrangeli, Marco Spinosi dell’omonima azienda di Campofilone, Enrico Paniccià del Calzaturificio Giano, Ferruccio Vecchi – Azienda Atum s.r.l , Ubaldo Renzi del Centro Studi “G.B. Carducci” di Fermo ed anche Giordano Pierlorenzi Direttore del Centro Sperimentale Design Poliarte di Ancona.
Italian Way of life e capacità innata degli italiani di costruire la bellezza del quotidiano, gli argomenti dibattuti da Francesco Morace e Giovanni Lanzone, come filo conduttore dei tre libri presentati “Il senso dell’Italia. Istruzioni per il terzo miracolo italiano”, “Verità e bellezza. Una scommessa per il futuro dell’Italia”, “Il Talento dell’Impresa”. Quest’ultimo volume include un capitolo dedicato a Domenico Guzzini, presente in sala che ha portato la testimonianza di un’azienda storica – la Guzzini di Recanati- che, nel 2012 si approssima a festeggiare i cento anni di vita. Domenico Guzzini ha lanciato un invito agli imprenditori marchigiani ad aprirsi, a saper lavorare in rete, a creare sinergie per prodotti originali, come la felice esperienza di collaborazione tra Lanfranco Beleggia della Brossway e Guzzini nell’ideazione e produzione insieme di una collezioni di gifts.
“La chiave del successo italiano: le tre a – Abbigliamento, Arredamento, Alimentazione- come i tre settori che meglio esprimono la capacità italiana di produrre eccellenza nel quotidiano” così ha affermato Francesco Morace ed ancora “l’azienda italiana è il territorio, è una forza intermedia rispetto alle istituzioni, ma essenziale per la tenuta e la crescita del territorio”. Una visione che trae le sue premesse dalla storia. Il genio italiano nel Rinascimento ha prodotto bellezza e sapienza nelle botteghe artigiane, in un contesto caratterizzato dalla ricchezza economica di cui il mecenatismo artistico è espressione. “Bisognerebbe oggi applicare la forza politecnica di Benvenuto Cellini e di Leonardo Da Vinci all’impresa moderna” ha affermato Giovanni Lanzone Presidente dell’Associazione “The Renaissance Link”.
Tanti i temi di interesse strategico per la vita delle imprese, affrontati da Morace e Lanzone nell’incontro. La globalizzazione nell’analisi degli economisti di qualche anno fa era sinonimo di americanizzazione, oggi l’attenzione si è spostata sul rapporto tra locale e globale: l’unicità del locale, come valore che è forte di sé e può diventare universale.
Ed ancora il problema della delocalizzazione per Francesco Morace “Il saper fare dell’intelligenza e delle mani devono poter stare insieme: il prodotto di qualità esprime in un unicum, questo sapere che non può e non deve essere scisso e racconta una storia, quella dell’azienda che l’ha portata”.
A moderare l’incontro con garbo e competenza Vittorio Bellagamba, giornalista economico del Resto del Carlino “L’Italian Way of Life è l’unico prodotto non delocalizzabile”.
Riappropriarsi di un orgoglio della propria identità: la Marchigianità. “Il Made in Marche Festival, nuova denominazione di Tipicità -come ha evidenziato Angelo Serri- denota l’evoluzione del Festival che ha ampliato la sua attenzione, dai prodotti tipici al territorio, nella consapevolezza che territorio e produzione sono legati da una corrispondenza biunivoca”.
Prossimo appuntamento sempre alla Sala dei Ritratti mercoledì 2 marzo alle ore 9.00 con l’ultimo volume di Ruggero Marino su Cristoforo Colombo. Interverrà anche il giornalista Luigi Saitta di TG1 Libri.

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