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Porto S.Elpidio: 'L’ingegner Gadda va alla guerra' con Fabrizio Gifuni

Fabrizio Gifuni 3' di lettura 17/02/2011 -

Sabato 19 febbraio Fabrizio Gifuni è sul palco del Teatro delle Api, nel cartellone realizzato da Comune e Amat con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Marche, con L’ingegner Gadda va alla guerra (o della tragica istoria di Amleto Pirobutirro) , un’ idea dello stesso attore romano ispirata a Carlo Emilio Gadda e a William Shakespeare e realizzata con la regia di Giuseppe Bertolucci.



Nella nota di presentazione Gifuni scrive: ”Un Amleto ormai vecchio, solo, senza più un padre o una madre da invocare o da maledire, sempre più debole di nervi, collerico. Solo con i suoi fantasmi. La lingua squassata da lampi di puro genio proteiforme. Sempre sull’orlo di una follia tragica eppure, a tratti, comicissima. E ricca di metodo. Ah sì, ricca di metodo”. Così inizio a immaginare l’ingegner Gadda. Un ‘Amleto Pirobutirro’ (protagonista-ombra del suo più grande romanzo, La cognizione del dolore) che riavvolge il nastro delle sue nevrosi camminando a ritroso sulle tavole della memoria. Fino ad arrivare alla ferita originaria: la partecipazione al primo conflitto mondiale, la disfatta di Caporetto, la detenzione nei campi di prigionia tedeschi e la morte del fratello Enrico, modificheranno per sempre la vita dello scrittore.

Con progressione implacabile, la furia inizia a montare e ad abbattersi, a colpi d’ascia, sul suo paese, sul suo popolo e sui suoi governanti. Scritti dall’assai scomodo osservatorio delle trincee, i suoi Diari di guerra e di prigionia squarciano il velo su qualsiasi retorica patriottarda per farsi atto d’amore autentico e doloroso. Acquisita coscienza del proprio dolore, questo vecchio Amleto è ormai perfettamente in grado di analizzare le storture di una Storia ciclicamente “fuori dai cardini”. Seguito ideale di un discorso aperto qualche anno fa, con le riflessioni proposte nello spettacolo ‘Na specie de cadavere lunghissimo, questo nuovo capitolo si presenta al pubblico come un atto cognitivo e rituale laico di un consorzio civile che si vorrebbe migliore. “L’atto di conoscenza con che nu’ dobbiamo riscattarci”– dice Gadda in Eros e Priapo “prelude la resurrezione, se una resurrezione è tentabile da così paventosa macerie”.

Informazioni e biglietti: biglietteria del Teatro delle Api (via della Pace 7, Porto Sant’Elpidio tel. 0734/6286586 o 0734/902107) e Eventi Culturali (via San Giovanni Bosco 26/A Porto Sant’Elpidio, tel. 0734/902107. Biglietti in vendita anche in tutte le biglietterie del circuito Amat Vivaticket (Ancona Amat, tel. 071/2072439; Ascoli Piceno biglietteria del Teatro Ventidio Basso tel. 0736/244970; Civitanova Marche biglietteria del Teatro Rossini tel. 0733/812936; Fermo, biglietteria del Teatro dell’Aquila tel. 0734/284295; Macerata, biglietteria dei Teatri tel. 0733/230735 e 0733/230508; Pesaro, Biglietteria Ufficio Informazioni Turistiche della Provincia di Pesaro Urbino tel. 0721/638882; Porto Recanati Pro Loco, tel. 071/7591872; San Benedetto del Tronto, Libreria La Bibliofila tel. 0735/587513). Biglietterie on line su www.amat.marche.it e www.vivaticket.it.

Inizio spettacolo ore 21,30.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-02-2011 alle 18:11 sul giornale del 18 febbraio 2011 - 678 letture

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