Caso Texon: i comuni di Montefiore dell'Aso e Massignano ricorrono al TAR

1' di lettura 05/05/2010 - Negli ultimi mesi la questione della centrale a biomasse alimentata da oli vegetali, che sarà costruita presso lo stabilimento Texon s.p.a. di Ripatransone, ha destato molta preoccupazione tra i cittadini della Val Menocchia e i sindaci di Montefiore e Massignano.

A tal proposito i cittadini della vallata hanno costituito un comitato per la loro autotutela, ritenendo che il progetto in questione non sia compatibile con la vocazione agricola, vitivinicola, vivaistica e turistico-ricettiva della zona, ritenendo inoltre tale scelta dannosa per l'ambiente e per la salute dei cittadini stessi. Sono oltre 1000 le firme raccolte dal comitato in circa un mese, al fine di scongiurare la realizzazione dell'impianto. Viste tali premesse Achille Castelli, sindaco di Montefiore, e Marino Mecozzi, primo cittadino di Massignano, hanno ritenuto necessario esprimere il massimo della vicinanza ai propri cittadini.

Dopo aver riaperto un tavolo di confronto, ottenendo la riunione della conferenza dei servizi con tutte le parti interessate alla questione (Texon, Comune di Ripatransone, Provincia di Ascoli, Regione Marche, Arpam); non avendo ottenuto i risultati sperati (quelli di una maggior trasparenza nelle procedure), si sono visti costretti a fare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale a mezzo dei legali avv. Paolo Saitta e avv. Patricia Giovannetti. Dichiarano infatti: “quella del ricorso al TAR è stata una scelta sofferta ma dovuta, riteniamo che l'interesse di mantenere integro il nostro territorio e la tutela dei nostri cittadini siano punti sovrani per gli amministratori locali.

Infine riteniamo che da questa difficile vicenda emergano elementi positivi, chiediamo che la Regione rediga un nuovo piano energetico ampiamente condiviso con tutti i Comuni, anche alla luce dell'assetto urbanistico dei territori interessati”.