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Grande festa per l\'approvazione dello Statuto del Cammino Neocatecumenale

2' di lettura 04/11/2009 - Si è svolta ieri, presso il Duomo di Fermo con l'arcivescovo mons. Luigi Conti, una solenne messa di ringraziamento per l’approvazione definitiva dello Statuto del Cammino Neocatecumenale, avvenuta con decreto del Pontificio Consiglio per i Laici a maggio dello scorso anno.

Ad affollare la cattedrale c’erano tutte le comunità di 16 parrocchie della Diocesi assieme ai loro parroci, l’equipe itinerante responsabile a livello regionale del Cammino Neocatecumenale, i delegati di tutti i movimenti ecclesiali, nonché il sindaco di Fermo, dott. Saturnino Di Ruscio, e il presidente del Consiglio Comunale, dott. Nello Raccichini. Si è ripercorsa un po’ la storia del Cammino, iniziato per opera di Kiko Arguello e Carmen Hernandez nel 1964 fra i baraccati di Madrid; poi approdato a Roma, dove nel 1968 cominciò la prima catechesi nella parrocchia dei Santi Martiri Canadesi; quindi via via diffusosi in tutto il mondo, come uno dei frutti del Concilio Vaticano II.

Oggi, dopo 40 anni, è presente in oltre 100 nazioni di tutti e 5 i continenti, con frutti di diversa natura, sicuramente allora inimmaginabili, come le tante vocazioni al sacerdozio ed alla vita consacrata tra i giovani, i seminari “Redemptoris Mater”, le famiglie in missione, la recente esperienza della “missio ad gentes”. In tutta questa estesa realtà la diocesi di Fermo rimane, grazie anche all’operato dei suoi ultimi Vescovi ricordati e ringraziati dai catechisti itineranti, un importante punto di riferimento con la presenza a Porto San Giorgio del Centro Internazionale del Cammino Neocatecumenale.

Già dal 2004 il Cammino Neocatecumenale è dotato di personalità giuridica pubblica, ma ora con gli Statuti la Santa Sede assicura che questo itinerario di iniziazione cristiana sia tutelato “nei suoi caratteri specifici e nella sua continuità”, offrendo ai Vescovi “i principi base di attuazione del Cammino Neocatecumenale in fedeltà al suo progetto originario”.

La festa è stata grande e l'arcivescovo mons. Luigi Conti si è soffermato, nella sua semplice omelia ispirata ad un unico filo conduttore, appunto “sulla carità, che tra tutti i beni spirituali è sicuramente il più grande”.


da Centro Internazionale Cammino Neocatecumenale




Questa è un'inchiesta pubblicata il 04-11-2009 alle 19:26 sul giornale del 05 novembre 2009 - 2302 letture

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