Centrale a biomasse di Fermo, è la stessa battaglia della Vallesina

E’ stata una bella prova di democrazia diretta e popolare, svoltasi alla presenza di più di ottocento persone, durante la quale i politici presenti, tra cui l’Assessore regionale all’Agricoltura Petrini, non hanno saputo dare motivazioni convincenti circa la validità del progetto. L’Assessore Petrini ha anzi candidamente ammesso che non esiste ancora alcun progetto.
Numerosi esperti e testimoni presenti, tra cui l’illustre Prof. Tamino dell’Università di Padova, hanno confermato invece la dannosità e la pericolosità per il territorio di un impianto che non appare avere alcuna giustificazione economica se non di stampo prettamente finanziario, legata ai contributi erogati a tal fine dallo Stato.
Il Comitato ritiene che la centrale a biomasse di Jesi, sostanziale fotocopia di quella prevista per Fermo (e di altre quattro sparse sul territorio italiano, contro cui si battono altrettanti comitati) non risponda ad alcuna esigenza economica del territorio jesino. Esattamente come la centrale Turbogas, la cui esistenza era infatti strettamente legata alla permanenza dello zuccherificio, tale centrale inquina senza produrre sostanziale occupazione.
Il Comitato ritiene che la centrale a biomasse di Jesi non debba venire alla luce e che alla centrale Turbogas debba essere negato il rinnovo della concessione, dato il mancato rispetto degli impegni sottoscritti a suo tempo da parte dell’azienda con il Comune di Jesi.
Non abbiamo bisogno di aziende che lascino inquinamento portando via i profitti. La depredazione del territorio è una pratica vecchia e coloniale. La nostra terra deve essere preservata per i nostri figli.
Noi riteniamo che i soldi pubblici debbano essere indirizzati verso l’imprenditoria locale jesina, l’unica capace di produrre veramente occupazione, ricchezza e benessere sul nostro territorio; quindi a vantaggio di tutta la comunità e dei suoi figli.
Per organizzare l’informazione e l’opposizione dei cittadini, il Comitato si riunirà il giorno VENERDI 11 LUGLIO 2008 alle ore 21 presso il locale “Il Cantinone” di Via San Marino, e l’incontro sarà aperto a tutti coloro che vogliono tutelare i propri diritti sia a titolo individuale sia a titolo di comunità.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 05-07-2008 alle 01:01 sul giornale del 04 luglio 2008 - 1438 letture
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